Il battesimo, per i cristiani, è il momento in cui l'uomo diventa figlio di Dio. Oggi, la maggior parte dei battesimi viene impartita agli infanti, ma non è sempre stato così. I cristiani dei primi secoli, infatti, si battezzavano prevalentemente da adulti e dopo un cammino, chiamato catecumenato, che durava da uno a tre anni.
Il battezzato, prima di ricevere il sacramento, si spogliava di tutti i suoi vestiti, rimanendo nudo, e si immergeva in una vasca ribassata rispetto al suolo. Questo rito, attraverso l'immersione, simboleggiava la morte, nella quale tutti gli uomini sono uguali. Non c'è spazio, quindi, per i vestiti, simbolo del proprio status sociale.
Qui puoi trovare una rappresentazione del battesimo di Clodoveo, re dei franchi, che è immerso in una vasca completamente nudo. Questo simboleggia il fatto che, ancor prima di essere re, è un uomo come tutti gli altri.
Persino Gesù, quando fu battezzato, si spogliò delle sue vesti, come si può leggere anche in un passo della Bibbia, dove leggiamo che
«spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo»
(Fil 2,6)La nudità battesimale, per i cristiani, rappresenta la restaurazione della condizione originaria dell'essere umano, così com'era nel Paradiso terrestre (Gen 2), dopo la quale, invece della tunica di pelle, simbolo del peccato, viene indossata una veste bianca, prefigurazione delle vesti dei santi descritte nel Libro dell'Apocalisse.