Marc Chagall, autore del dipinto La passeggiata nasce a Lëzna, in Bielorussia, il 7 luglio 1887. Dapprima chiamato Mark Zacharovič Šagal, il suo nome venne trascritto come Marc Chagall quando acquisì la cittadinanza francese. Morì il 28 marzo 1985.
Nella Bibbia, il racconto della creazione dell'uomo e della donna si trova al capitolo 2 del Libro della Genesi. Ci troviamo al sesto giorno della creazione: dopo che Dio ha creato la terra e vi ha fatto crescere piante e animali, per la prima volta dà vita ad una creatura spirando il suo stesso alito. Si tratta dell'uomo, in ebraico ish, che è formato dal fango e animato dall'alito di Dio, che gli viene soffiato nelle narici.
Ogni giorno della creazione, Dio, dopo aver creato, guarda la creazione e «vide che era cosa buona». Diversamente da tutti gli altri giorni, però, al sesto giorno, dopo aver creato l'uomo, Dio dice «non è bene che l'uomo sia solo». La creazione, nel sesto giorno, ancora non è finita. Dio decide infatti di creare un altro essere che «stia di fronte» all'uomo: si tratta della donna, che in ebraico si dice isha.
Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo. Allora l’uomo disse:
«Questa volta essa
è carne dalla mia carne
e osso dalle mie ossa.
La si chiamerà donna (isha)
perché dall’uomo (ish) è stata tolta»
Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne.
Ora tutti e due erano nudi, l'uomo e sua moglie, e non provavano vergogna.
Gen 2, 22-25Dio, quando crea la donna, addormenta l'uomo. Questo perché l'uomo non assista alla creazione della donna, ovvero perché non pretenda di esserle superiore. Eva viene infatti presa dal fianco di Adamo e viene creata affinché gli stia di fronte.
Al capitolo successivo, il capitolo 3, compare un nuovo personaggio: il Serpente. Egli viene descritto come «il più astuto di tutti gli animali selvatici».
Nel capitolo precedente, nel quale viene descritto il Giardino, ci viene detto che in esso ci sono due alberi, uno al centro, chiamato Albero della vita, e un altro, chiamato Albero della conoscenza del bene e del male.
Dio dona all'uomo e alla donna il Giardino e tutti i suoi frutti, ma gli dà un limite: li avverte infatti non mangiare dell'Albero della conoscenza del bene e del male, perché qualora ne avessero mangiato, sarebbero morti.
Il Serpente, però, parlando con Eva, le domanda:
È vero che Dio ha detto: "Non dovete mangiare di alcun albero del giardino"?
Gen 3,1Si tratta evidentemente di una bugia: Dio ha detto l'esatto opposto! Adamo ed Eva possono mangiare di tutti gli alberi del giardino, eccetto di uno.
Eva infatti gli risponde:
Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: "Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete"
Gen 3,1Prestiamo attenzione: Eva risponde che non possono mangiare dell'albero che sta in mezzo al Giardino. Ma questo è falso! Perché Eva cambia le parole?
Evidentemente l'astuto gioco del Serpente ha già sortito il suo effetto: nella mente di Eva il limite è diventato il centro.
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