Il sette sembra essere un numero ricorrente nella vicenda di Bruce.

Nella gematria ebraica, questo numero rappresenta la pienezza. È inoltre il numero dei giorni in cui avviene la creazione (6 + 1 di riposo) e il numero dei sacramenti (battesimo, cresima, comunione, riconciliazione, matrimonio, ordine sacro, unzione degli infermi).

Non appena Bruce scopre di avere effettivamente i poteri di Dio, li usa per scopi piuttosto divertenti: fa scoppiare un idrante, fa alzare la gonna ad una ragazza e scambia i propri vestiti con quelli ben più prestigiosi di un manichino.

Quando fa alzare la gonna alla ragazza, Bruce cita direttamente le parole di Dio nella Genesi. Quando infatti Dio crea l'uomo e la donna, la Bibbia riporta: «Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona» (Gen 1,31).

Come nella vicenda di Abramo, anche nella vicenda di Bruce, Dio prevede che la sua promessa di una vita felice per Bruce si realizzi insieme a Grace, la donna che gli è affianco.

Quando Bruce, dotato dei poteri di Dio, incontra i bulli che avevano pestato il povero innocente in un vicolo, li scaccia con uno sciame di locuste, come Dio fece con gli egiziani per liberare il popolo di Israele ridotto in schiavitù in Egitto.

Bruce si gode i frutti del suo nuovo lavoro, e dopo aver fatto avverare tutti i desideri espressi nelle preghiere dei fedeli, si appoggia su un soprammobile a forma di vitello d'oro. Si tratta di un chiaro riferimento all'episodio biblico in cui Mosè, sceso dal monte Sinai con le tavole della Legge, trova il popolo d'Israele intento a venerare un vitello d'oro.

Uno dei "trucchetti" di Bruce è la separazione in due di una minestra. Si tratta di un chiaro richiamo al passaggio nel Mar Rosso da parte di Mosè e del popolo di Israele appena liberato dall'Egitto.