Le risposte che ottenevo dal sapere scolastico non mi soddisfacevano affatto. A sette, otto anni ho cominciato a guardarmi intorno e più osservavo, più domande si affollavano nella mia mente. Camminavo per la strada e vedevo le erbacce rompere l'asfalto, le vedevo crescere e fiorire e gli insetti e le farfalle posarsi sulla corolla. Le guardavo in mezzo alle gambe dei passanti, in mezzo ai tubi di scappamento e mi dicevo: «Chi dà loro la forza? Questa forza straordinaria che fa rompere l'asfalto? Perché, oltre a crescere, offrono anche quei minuscoli fiorellini al nostro sguardo?». Più osservavo la natura, più mi facevo incantare da tutto ciò che accadeva intorno a me.
Non è questo, forse, un invito allo stupore? Se tutto è causa ed effetto, come si spiega la bellezza? E la varietà di forme con cui questa bellezza si è manifestata? Che tipo di segno è la bellezza? Oltre a essere gratuita, la bellezza ha un'altra fondamentale caratteristica. Esiste soltanto in virtù della luce. È la luce che rende verde smeraldo il piumaggio dei colibrì. Ed è ancora la luce che fa esistere sotto ai nostri occhi l'infinita varietà delle cose.
Nella nostra società, spesso fatta di duro e sterile cemento, il coraggio di un fiore che spunta dall'asfalto fa meravigliare l'autrice del brano che abbiamo appena letto.
«Se tutto è causa ed effetto, come si spiega la bellezza?», si domanda l'autrice; ovvero: se tutto è sottomesso ai principi della scienza empirica, ed ha valore solo ciò che è visibile, tangibile e misurabile, valori come quello della bellezza, dell'amicizia, dell'amore e, perché no, anche della fede, rimangono esclusi perché ritenuti inutili.
L'inutilità è infatti alla base del salto dal sopravvivere al vivere: l'essere umano è fatto per le cose che la scienza contemporanea molto spesso reputa, forse a ragione, "inutili".
Amicizia, amore, fede, devono essere inutili, cioè devono essere gratuiti, senza pretesa di ricevere nulla in contrario, cosa che è invece alla base dell'utilità.
«Utile» significa infatti «utilizzabile», ed un'amicizia - come l'amore, la bellezza e la fede - è sincera quando è inutilizzabile, quando non se ne trae nient'altro che la relazione con l'altro, ovvero quando non c'è alcuna pretesa di ricavarne nessun altro utile che non la relazione stessa.
Quante volte, nel corso della vita, ci capita di viaggiare "col pilota automatico". Eppure, così facendo, molte cose ci scorrono di lato senza toccarci, senza che ne possiamo rimanere meravigliati.
A volte, quando ci accorgiamo di viaggiare col pilota automatico, è bene pestare con forza il pedale del freno, fermarsi, e lasciarsi meravigliare da ciò che ci circonda.
Anche Dante, accompagnato da Virgilio, alla fine del suo cammino all'interno dell'Inferno, quando si trova sulla spiaggia prima di entrare in Purgatorio, afferma:
Mi piacerebbe che questa canzone potesse fornire un piccolo aiuto per chi ha voglia di intraprendere un percorso di illuminazione personale. La rete è una condizione mentale in cui talvolta ci ritroviamo intrappolati, complice l’autosuggestione distorta spesso fornita dall’avere un’identità sdoppiata in rete, nel web. Un buon punto di partenza verso la via della liberazione è acquisire la consapevolezza che i nostri pescatori siamo proprio noi stessi perché spesso siamo noi la causa del nostro essere intrappolati.
Francesco GabbaniOsserva le immagini e scrivi su un foglio le sensazioni che suscitano in te.
Quali differenze noti tra i vari tipi di paesaggio?
Pensi che gli ambienti "naturali" favoriscano le domande di senso?
Pensi che gli uomini primitivi, essendo a stretto contatto con questi ambienti naturali, fossero facilitati nel porsi domande di senso e religiose?
Perché l'osservazione di un paesaggio naturale, rispetto ad un complesso di edifici cittadini, suscita solitamente maggiore senso di meraviglia e stupore?
Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca religiosa.
L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale.
Fonte: Indicazioni Nazionali8
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